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Da diversi anni il contributo dello Stato e delle Amministrazioni Pubbliche nella tutela e nello sviluppo delle comunità locali si è ridotto in maniera significativa.
Al tempo stesso, la crisi economica, la mancanza di momenti di condivisione e l’evoluzione della tecnologia digitale hanno favorito la rinascita di uno spirito di difesa delle comunità e di una nuova spinta alla collaborazione.
In risposta a questo cambiamento di scenario, sono nate su tutto il territorio nazionale diverse organizzazioni impegnate ogni giorno per colmare le lacune e gli spazi lasciati vuoti dal Pubblico promuovendo progetti e iniziative a beneficio delle comunità.
Caratteristiche e obiettivi delle cooperative di comunità
Le cooperative di comunità sono il modello vincente di questa nuova innovazione sociale nata dal basso; un modello che vede i cittadini come produttori e fruitori di beni e servizi. Sono quindi delle organizzazioni in cui vengono messe a sistema le attività di tutti: cittadini, imprese, associazioni e istituzioni.
L’obiettivo generale è quindi rispondere a esigenze diffuse di mutualità: produrre vantaggi concreti a favore di una comunità sotto forma di beni e servizi che incidano in modo stabile e duraturo sulla qualità della vita sociale ed economica di tutti.
Non esiste quindi un’unica tipologia di cooperativa di comunità. Piuttosto, è un modello che identifica una realtà che può essere organizzata in maniera molto diversa e che opera in funzione di un obiettivo collettivo. Vista l’efficacia delle cooperative di comunità, è molto probabile che, sulla scia di quanto fatto da alcune Regioni che hanno introdotto discipline specifiche, si riconosca la cooperativa di comunità come entità giuridica e si introduca un quadro normativo nazionale.
Sono molti i progetti nati negli ultimi anni con la missione di promuovere la crescita di una rete diffusa di cooperative che valorizzino le comunità locali, stimolando l’autonomia e l’organizzazione dei cittadini.
Molti di questi hanno trovato nelle BCC un valido alleato.